Poste Italiane

Poste Italiane opera principalmente nei settori Corrispondenza e Spedizioni, Conti Carte e Finanziamenti, Risparmio e Investimenti, Previdenza e Protezione, Servizi al Cittadino.
Tramite l'offerta di servizi online è possibile inoltre pagare Bollettini, Bollo Auto e F24 tramite il sito www.poste.it.

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Dividendi Poste Italiane

Anno Dividendo Stacco Pagamento
2024 € 0,563 24 Giugno 2024 26 Giugno 2024
2024 (anticipo) € 0,237 20 Novembre 2023 22 Novembre 2023
2023 € 0,44 19 Giugno 2023 21 Giugno 2023
2023 (CDA) € 0,21 21 Novembre 2022 23 Novembre 2022
2022 € 0,405 20 Giugno 2022 22 Giugno 2022
2022 (CDA) € 0,185 22 Novembre 2021 24 Novembre 2021
2021 € 0,324 21 Giugno 2021 23 Giugno 2021
2021 (CDA) € 0,162 23 Novembre 2020 25 Novembre 2020
2020 € 0,309 22 Giugno 2020 24 Giugno 2020
2020 (CDA) € 0,154 18 Novembre 2019 20 Novembre 2019
2019 € 0,44 24 Giugno 2019 26 Giugno 2019
2018 € 0,42 18 Giugno 2018 20 Giugno 2018
2017 € 0,39 19 Giugno 2017 21 Giugno 2017
2016 € 0,34 20 Giugno 2016 22 Giugno 2016

Gli Uffici Postali più cercati

Breve storia dell'azienda PosteItaliane

Nata come la più importante azienda postale italiana, oggi Poste Italiane S.p.A. è una società per azioni il cui capitale è per il 65% del Ministero dell'Economia e delle Finanze e per il 35% della Cassa Depositi e Prestiti.
Le poste divennero ente nazionale dopo l'unificazione del nostro Paese e sul finire dell'Ottocento fu creato un Ministero delle Poste e Telegrafi con lo scopo di dotare il territorio nazionale di una rete di uffici presso cui si potesse inoltrare e ricevere corrispondenza, effettuare e ricevere chiamate telefoniche e realizzare operazioni finanziarie e di gestione del risparmio.

Nel 1917 nacque anche il servizio dei conti correnti postali, conosciuto come BancoPosta.
L'importanza dell'ente continuò a crescere grazie alla creazione di nuovi prodotti, quali le cartoline e i francobolli commemorativi, la posta aerea, grazie al potenziamento e all'ammodernamento delle strutture logistiche, grazie allo sviluppo della telefonia e della radiofonia.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, le Poste svilupparono anche i prodotti più propriamente finanziari, come i servizi di risparmio - i famosi libretti postali -, le emissioni di titoli e acquisirono quasi tutti i pagamenti e le riscossioni dello Stato, a scapito del sistema bancario.

Nonostante questo, però nei primi anni Novanta, il servizio postale italiano era ben lontano dal rispecchiare i principi di efficienza e redditività a cui si doveva obbedire.
Tanto che la riforma fu inevitabile: Poste Italiane fu trasformata da Amministrazione autonoma a ente pubblico economico, per poi diventare una società per azioni nel febbraio 1998. Proprio nel 1998, Corrado Passera - banchiere e manager italiano che nel corso della sua carriera ha occupato posizioni di rilievo nei settori industriali, della finanza e dei servizi - viene nominato dal Governo amministratore delegato di Poste Italiane.
Nei 5 anni della gestione Passera, le Poste vengono talmente risanate che nel 2002 si assiste al primo utile di bilancio. Passera, non a caso l'attuale consigliere delegato e CEO del gruppo Intesa Sanpaolo, avvia un vero e proprio piano industriale che prevede sostanzialmente il recupero dell'efficienza perduta, nuovi modelli di business e soprattutto l'ingresso massiccio nei servizi finanziari attraverso la costituzione di BancoPosta.

Attualmente Poste Italiane S.p.A., soprattutto grazie alla ristrutturazione messa in atto da Passera, è diventata uno strano ibrido fra il mondo bancario e il mondo retail.
I dati parlano di ben 140 filiali con circa 14.000 sportelli, 4,8 milioni di conti correnti BancoPosta e 2,3 milioni di carte Postepay ricaribili.
L'ampia gamma di servizi finanziari offerti e la presenza capillare sul territorio fanno di Poste Italiane una realtà assolutamente anomala all'interno del mondo bancario. Nessuna banca, infatti, può godere di una rete così fitta di sportelli.
Il che non è male come risultato per un'azienda che, quando è nata, si chiamava Poste & Telegrafi.